- Antonio Bellanca
- 28/08/2021
- 3 minuti
“L’Unione Europea si propone di diventare un’economia intelligente, sostenibile e solidale con lo scopo di avere elevati livelli di produzione, produttività e coesione sociale”
Inizio questo articolo con le prime parole menzionate nella strategia 2020 dell’Unione Europea, ma che cosa sono di preciso i fondi europei di cui tutti sentiamo spesso parlare?
Prima di iniziare a raccontarvi cosa sono i finanziamenti europei e come sono divisi vorrei decifrare insieme a voi alcuni termini che in sede UE sono stati utilizzati per la loro strategia.
Iniziamo, allora intelligente significa che gli investimenti sono sull’istruzione, ricerca e innovazione. Sostenibile, basso impatto ambientale e limitazioni sulle emissioni di CO2 e solidale perché sono finalizzati alla riduzione della povertà e sulla creazione dei posti di lavoro.
Ecco, dopo aver visto cosa viene inteso con i termini di cui sopra, la domanda che ci viene in mente potrebbe essere: “Come l’UE vorrebbe raggiungere questi obiettivi?
Tipologie dei Finanziamenti europei
I finanziamenti europei sono degli strumenti finanziari della politica della Comunità Europea sono finalizzati, come dicevamo prima, al conseguimento di una maggiore coesione sociale ed economica. La programmazione dei fondi europei viene fatta ogni sette anni (l’attuale settennato interessa il periodo dal 2014 al 2020) ed è organizzata in programmi tematici in diversi ambiti: salute, cultura, giovani, occupazione, agricoltura, innovazione e ricerca, sviluppo urbano e regionale, aiuti umanitari.
Fondi diretti
Per il caso dei fondi diretti è l’Unione Europea (Bruxelles) che oltre ad emetterli ne detiene anche la gestione completa; l’erogazione dei fondi diretti da parte della UE avviene sotto forma di:
- Appalti (call for tenders) conclusi dalle istituzioni europee, per l’acquisto di servizi, beni o opere necessari per le loro attività (es. studi, corsi di formazione, organizzazione di conferenze o attrezzature informatiche). Vengono aggiudicati attraverso bandi di gara e l’Europa finanzia il 100% del progetto.
- Sovvenzioni (call for proposals): progetti specifici e collegati alle Politiche dell’Unione Europea: la UE solitamente invita “a candidarsi” gli Stati membri che possono richiedere la sovvenzione finanziaria europea a sostegno di progetti od organizzazioni che portano avanti gli interessi stessi dell’Unione europea, oppure contribuiscono alla realizzazione di un programma o di una politica dell’UE. In questi casi, l’Europa non finanzia il 100% ma, come vedremo in seguito, circa il 70%.
Questi fondi sono redistribuiti per area tematica (ricerca, innovazione, cultura, salute) o area geografica (mediterraneo, area baltica, centro Europa). Ogni “fondo redistribuito” si chiama programma (Horizon 2020, Erasmus Plus, Life +).
Fondi indiretti - strutturali
I Fondi europei indiretti o strutturali sono finanziamenti per progetti inerenti nello specifico un territorio, quindi agiscono localmente, territorialmente. I Bandi sono decisi direttamente e indetti dalle singole Regioni in base ai risultati di Tavoli di partenariato a cui partecipano le varie parti sociali locali per esprimere le proprie esigenze. Essi promuovono progetti a livello locale, su proposta dei tavoli di partenariato.
La partecipazione al bando, emesso dalla Regione, di solito non richiede altri partner e tutte le indicazioni di accesso sono reperibili nel Bando sul sito della Regione che ha emesso il bando strutturale stesso.
I finanziamenti che la UE destina ai fondi strutturali sono inferiori rispetto a quelli per i Fondi diretti, proprio perché afferiscono ad interventi di promozione a livello locale, più semplice, rispetto a quelli di ampio respiro a livello europeo.
Esempio il bando strutturale della Regione Lombardia, aperto per il settennato 2014-2020, Linea Ricerca& Sviluppo per MPMI (FRIM FESR 2020) che, nell’ambito della strategia INNOVALOMBARDIA per la ricerca e l’innovazione delle imprese, attivata con dgr 2448/2014 in anticipazione sulle risorse del POR FESR 2014-2020 in approvazione da parte della CE, ha istituito la nuova Linea R&S per MPMI (FRIM FESR 2020) diretta a sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.
Nel caso dei fondi strutturali le singole Regioni emettono dei bandi inerenti programmi di finanziamento che derivano dalle esigenze emerse nei tavoli di partenariato, nel caso invece dei bandi diretti la UE sollecita, su temi di ampio respiro europeo, degli inviti a candidarsi a partecipare a programmi specifici da sovvenzionare. I bandi dei fondi europei si trovano per quanto riguarda i fondi emessi e gestiti direttamente dalla UE, sul sito istituzionale dell’Unione Europea o attraverso la concessione di bandi di gara per gli appalti.
Il Fondo della Regione Lombardia di cui parlavamo prima, si rivolge alle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) appartenenti ai settori del manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi alle imprese promuovendo progetti di ricerca, sviluppo e innovazione attraverso alla concessione di finanziamento agevolati afferenti alle aree di specializzazione individuate nell’ambito della strategia.
Come avviene il finanziamento?
Intanto bisogna specificare che non è un vero e proprio finanziamento bensì un co-finanziamento. Questo perché?
Perché è stato dimostrato svariate volte, in diversi contesti, che quando avviene un finanziamento a carico 100% del Donor, la persona/ente beneficiario del finanziamento non si impegna al 100% sulla riuscita del progetto.
Il 30% che viene “elargito” dal partneriato non deve essere per forza di tipo economico ma potrebbe tranquillamente essere “in natura” quindi mettendo a disposizione di quel determinato progetto il proprio lavoro, o quello dei propri subordinati.
Comunque, anche se viene finanziato “solo” il 70% (in media), la proprietà intellettuale relativa alla scoperta/invenzione/innovazione del progetto è al 100% dell’ente beneficiario (in questo caso un partenariato di Stati europei).
Un’altra voce da attenzionare è che non ci deve essere profitto sul budget di progetto (se viene richiesto 1mln di euro non si possono spendere 900.000 mila euro ed ottenere 100.000 come guadagno) infatti viene richiesta la rendicontazione per una verifica (totale del finanziamento=totale del costo di progetto).
Infine, non c’è retroattività e i finanziamenti non sono cumulabili. Questo significa che, il finanziamento parte nel momento in cui avviene l’effettiva firma del contratto fra l’UE e il partenariato in questione e che non si può partecipare a più bandi di finanziamento per lo stesso progetto.