- Giuseppe Inserra
- 28/06/2021
- 2 minuti
Sentiamo spesso parlare di cryptovalute, bitcoin, ethereum, blockchain e tante altre parole legate al mondo della tecno-finanza, ma sappiamo bene cosa significano?
In questo articolo vedremo cos’è una cryptovaluta, come funziona e quali sono le cryptovalute più importanti e diffuse nel 2021.
Cos'è una cryptovaluta
Una cryptovaluta è uno strumento digitale impiegato per effettuare acquisti e vendite attraverso la cryptografia, al fine di rendere sicure le transazioni, verificarle e controllare la creazione di nuova moneta virtuale.
Questa definizione è puramente linguistica, ma cosa ci dice dal punto di vista tecnico?
Scopriamolo analizzando la prima prima cryptovaluta mai creata e la più importante, il Bitcoin.
Bitcoin deve la sua nascita a un movimento, il cypherpunk, che ha l’obiettivo di usare la crypografia per riottenere la privacy che ci è stata tolta.
Bitcoin nasce quindi per essere anonimo e decentralizzato, senza dare la possibilità a nessuno di tracciare ogni proprio movimento. La rete non è creata e gestita da un soggetto centrale come nel caso delle monete “tradizionali”, le c.d. FIAT (euro, dollaro etc.) che sono emesse da un singolo soggetto, la Banca Centrale.
Bitcoin si basa su una rete Peer-to-Peer, da pari a pari, in cui non ci sono né soggetto centrale né una gerarchia, ma sono tutti allo stesso livello. La vera rivoluzione delle cryptovalute è proprio questa: non essere controllata da Stato o banche, ma semplicemente da un protocollo informatico pubblico e open-source.
Cos'è la cryptografia
Bitcoin è basato sulla cryptografia, ma che significa?
Facciamo una premessa: esistono due tipi di cryptografia, quella simmetrica e asimmetrica.
Molti conoscono solo la prima, quella che serve a prendere un testo, cifrarlo, e renderlo incomprensibile a meno che non si abbia una password. Questo tipo di cryptografia non è quella usata nelle monete virtuali.
La cryptografia asimmetrica, invece, non serve a cifrare i testi, ma a firmare digitalmente una transazione. Quando si vuole inviare dei token (informazioni digitali) a qualcun altro bisogna firmare la transazione per autorizzarla. Perciò la cryptografia è solamente uno strumento per raggiungere un fine (inviare dei token) in modo facile, veloce e sicuro.
Come dicevamo prima la vera caratteristica delle cryptovalute non è la cryptografia, ma la decentralizzazione. Non sono né emesse, né gestite, né convalidate, né censurate da un singolo soggetto (Stato o Banca Centrale), ma da una rete peer to peer, una rete di pari a pari.
Il Bitcoin
Le caratteristiche del Bitcoin sono:
- Decentralizzazione
- Politica monetaria fissa e immutabile, ovvero nessuno può emettere più bitcoin di quanto siano stati previsti (21 mln)
- Protocollo informatico peer to peer
- Natura deflattiva (le valute FIAT vengono deflazionate circa del 2% all’anno) – bitcoin è stato progettato per acquisire valore nel tempo
- Valore molto volatile, determinato dal prezzo in cui avvengono gli scambi sul mercato libero.
Per utilizzare questa cryptovaluta hai bisogno di avere un wallet, che si può installare su smartphone, computer, o tablet e che consente di:
- Ricevere bitcoin
- Conservarli
- Inviarli (effettuare pagamenti)
Un wallet è un programma informatico che permette di accedere e gestire i propri bitcoin sulla blockchain. Se non si ha un wallet non si può avere bitcoin.
I wallet sono anonimi: significa che quando si installa l’app per gestire il wallet, non bisogna inserire il proprio nome e cognome, ma solo un codice identificativo.
Tutte le operazioni saranno pubblicate sulla blockchain: non ci sarà il tuo nome e cognome ma semplicemente il tuo codice.
È importante ricordare che il Bitcoin non ha un unico prezzo, che cambia da piattaforma a piattaforma.
Il prezzo che risulta è relativo all’ultima transazione Bitcoin-dollaro effettuata su quella determinata piattaforma. Quando cerchiamo Bitcoin e troviamo un unico prezzo è perché è una media di coin market cap, rappresentativa di tutti gli exchange.
Esistono 3 ragioni principali per comprare Bitcoin:
- Speculativa – se ritenete che il valore possa aumentare, potrebbe essere interessante comprarlo e rivenderlo in futuro.
- Natura deflattiva – le valute FIAT perdono valore nel corso del tempo, circa del 2% l’anno. Bitcoin accumula valore nel tempo, incrementando il proprio prezzo.
- Libertà finanziaria, ovvero la libertà di effettuare transazioni all’estero. Ci sono paesi in cui non si possono fare transazioni a causa di limitazioni locali. Le cryptovalute invece si possono usare ovunque.