- Antonio Bellanca
- 31/07/2021
- 3 minuti
La recessione causata dall’epidemia Covid-19 sta impattando fortemente sui pagamenti delle fatture commerciali. Secondo lo European Payment Report 2020 di Intrum il 35% delle aziende europee sta accettando tempi più lunghi per il pagamento delle fatture pur di evitare il default; il numero delle fatture non pagate è aumentato del 23% nel Regno Unito, del 52% in Francia, del 56% in Spagna e addirittura dell’80% in Italia. In questo scenario, la possibilità per le PMI di ottenere anticipi sulle fatture tramite l’Invoice Trading riveste un’importanza centrale.
Cos'è l'invoice trading?
All’interno della dimensione del matrimonio tra Finanza e la tecnologia nasce l’Invoice Trading, strumento che ha raggiunto un elevato interesse, realizzando un importante crescita in termini di volumi e di nascita di piattaforme. Esso si rivela la maniera più efficace a disposizione delle PMI per ottenere liquidità in modo sicuro, facile e veloce.
Sinteticamente, si tratta della cessione di fatture commerciali contro corrispettivo in denaro. Le fatture cedute sono dei clienti della PMI (debitori ceduti), e vengono cedute attraverso piattaforme online specializzate (piattaforme crowd), da parte di una PMI (cedente) ad un investitore terzo (cessionario), il quale anticipa alla PMI il saldo al netto della sua remunerazione.
Il profilo tipico delle imprese finanziate attraverso questo strumento sono le PMI che riscontrano difficoltà ad essere affidate ad una banca. Il vantaggio per eccellenza è lo smobilizzo del capitale circolante, fattore molto critico in Italia. Se non ci si riferisce a questo strumento i tempi classici di smobilizzo delle fatture sono oltre i 90 giorni.
Come funziona?
L’azienda interessata si deve registrare sul portale specializzato per presentare la proposta di vendita di una o più fatture commerciali. I consulenti della piattaforma analizzano e valutano le proposte sulla base del profilo dell’impresa (si precisa che generalmente le piattaforme non accettano le fatture inviate alla Pubblica Amministrazione) e specifici KPI per attribuire alla fine un rating alle fatture presentate (rispetto in particolare al merito di credito del cliente). Grazie all’elevata competenza dei consulenti e la velocità di trasmissione dati concessa dal FinTech, questi portali sono in grado di compiere in brevissimo tempo stime sulla solvibilità reale della fattura e assegnare al documento proposto un rating, che ovviamente sarà proporzionale al grado di solvibilità dell’azienda. Dopo l’avvenuta accettazione da parte del sistema, la fattura viene proposta agli investitori attraverso la piattaforma di Invoice Trading. Il web surfer, ovvero l’investitore, anticipa all’azienda creditrice in media un importo all’85-90% del corrispettivo della fattura entro 48 ore. A questo punto, gli investitori hanno a disposizione tre modi di acquisto:
- Asta;
- Offerta competitiva;
- Cartolarizzazione delle stesse tramite asset backed securities.
Alla chiusura del processo, l’azienda che emette l’Invoice riceve entro 48h un acconto pari all’85-90% del valore nominale della fattura. Si ricorda che la cessione del credito può essere effettuata sia pro-soluto, se il cedente non garantisce al cessionario la solvibilità del debitore, ma solo l’esistenza e la validità del credito, di questo modo il rischio di insolvenza viene trasferito al cessionario che non può esercitare alcuna azione di regresso verso il cedente, che pro-solvendo, se il cedente risponde dell’eventuale insolvenza del debitore, subendo un’azione di regresso da parte del cessionario.
In genere ricorrono a questo strumento di finanza alternativa le PMI appena nate o con difficoltà di accesso al classico canale bancario, che sono disposte a pagare un tasso di interesse probabilmente maggiore a fronte della rapidità di erogazione della liquidità.
In futuro probabilmente ogni impresa potrà cedere alle fatture tramite piattaforme FinTech. I crediti commerciali ceduti sono normalmente relativi a fatture già emesse.
L’Invoice trading ha una duplice utilità, da una parte si pone come opportunità di crowdinvesting a sostegno delle PMI e dall’altra offre un’alternativa facile e veloce alle banche e alle società di finanziamento per la cessione delle fatture.
Principali piattaforme italiane dedicate all'invoice trading
Al 30 giugno 2020 risultavano attivi in Italia 11 operatori nell’invoice trading. Di seguito le piattaforme più conosciute: Credimi, Workinvoice, CashInvoice e CashMe.
Credimi è l’unico portale ad essere autorizzato come società finanziaria dalla Banca d’Italia e quindi acquista direttamente le fatture, che vengono poi cartolarizzate attraverso la creazione di asset backed securities sottoscritte da fondi di investimento.
Workinvoice dal 2013 ad oggi ha anticipato fatture per oltre 200 milioni di euro e ha collaborato con diverse compagnie assicurative per coprire i rischi connessi all’anticipo fatture. Il portale richiede, oltre a un costo di adesione, prevede una commissione che varia tra il 0,40% e il 0,90% a seconda della scadenza della fattura.
Cashinvoice è aperto ai soggetti iscritti all’albo delle imprese che praticano la cessione dei crediti; questi possono valutare le diverse fatture presenti sulla piattaforma e aggiudicarsele tramite un’asta online.
CashMe è accessibile alle imprese che hanno almeno un anno di attività e un fatturato pari ad almeno 1.500.000 €. Il costo d’iscrizione può essere pagato dopo la prima cessione, mentre per le singole operazioni il portale chiede una percentuale media del 0,6% del valore del credito.
I dati raccolti dagli Osservatori Entrepreneurship Finance & Innovation della School of Management del PoliMi attestano che il valore totale delle fatture cedute da luglio 2019 a giugno 2020 è stato pari a € 1.156,69 milioni (con una crescita del 23% rispetto all’anno precedente), questo dato ci permette di affermare che l’Italia è uno fra i più importanti player europei