- Giorgio Gariboldi
- 31/07/2021
- 4 minuti
Tecnologie come i bitcoin o la blockchain sono ormai di dominio pubblico, ma spesso non vengono collegati mentalmente alle loro applicazioni più prossime. In questo articolo, vi parleremo della loro applicazione legale, con gli Smart Contracts.
Cosa sono e come funzionano
Inventati da Nick Szabo negli anni 90, nel concreto, sono software collegati alla tecnologia blockchain: definiscono regole e penali di un accordo, similmente a un tradizionale contratto. La differenza sostanziale consiste nella presenza nel software delle funzioni if/then, le quali rendono automatico il pagamento al verificarsi di una determinata condizione.
Più in generale, gli smart contract aiutano le persone a scambiare denaro, trasferire proprietà e qualsiasi altra cosa di valore in modo trasparente e senza ricorrere ai servizi di un intermediario.
Quindi sostituiscono un contratto tradizionale e la necessità di notai e avvocati?
Ovviamente no, serviranno sempre per la definizione puntuale di diverse clausole all’interno del contratto stesso.
Il notaio Michele Manente dichiara che “Dal punto di vista giuridico lo smart contract non è idoneo a documentare la causa del contratto”. Altri due elementi controversi sarebbero l’applicazione delle norme sull’interpretazione del contratto e sulla risoluzione legale.
In che contesto legale possono inserirsi quindi?
Mentre il corpo principale del contratto andrebbe redatto in via tradizionale, gli smart contracts possono essere di estrema utilità per gestire integrazioni, aggiustamenti e modifiche del contratto stesso, affiliazione di nuovi soggetti giuridici (come associati, sostenitori o clienti), o per definire cause accessorie.
Gli Smart Contract sono utilizzabili solamente con le cryptovalute Ethereum?
No, diverse forme di Smart Contracts stanno vedendo la luce, sebbene Ethereum nasca proprio con lo scopo primario di consentire ai partecipanti della rete di creare e pubblicare i contratti basati sulla blockchain, che utilizzano l’Ether (la criptovaluta) come valore di scambio.
Dunque, un obiettivo molto diverso rispetto a quello di Bitcoin, nato come alternativa al denaro reale e oggi considerato da più parti come nuova riserva di valore (oro digitale).
Come funzionano?
Lo Smart Contract viene inserito nella blockchain. I nodi della Blockchain verificano l’esattezza delle informazioni riportate, quindi l’accordo digitale entra a far parte di un blocco.
A questo punto, gli utenti della blockchain validano il blocco tramite il meccanismo Proof of Work (PoW).
Perché gli utenti dovrebbero investire del tempo per informarsi sul funzionamento degli Smart contracts?
Molto semplice: chi si occupa della validazione del blocco riceve come ricompensa alcune criptovalute Ether come ricompensa.
Terminata la convalida, il blocco contenente lo Smart Contract verrà aggiunto alla blockchain.
Chi gestisce il rispetto delle condizioni dello Smart Contract?
Dal momento della convalida, la responsabilità di monitorare che le condizioni del contratto si verifichino nella realtà è affidata a un agente terzo (come, ad esempio, un’applicazione per smartphone).
Con il completamento di una o più condizioni presenti nello Smart Contract, l’agente gestore rende automatica l’esecuzione dello smart contract e da quel momento le sue clausole verranno eseguite in modo autonomo (ad esempio, la rescissione dal contratto in caso di uno o più mancati pagamenti).
Applicazioni utili per la tua azienda
Autonomia
Non richiedono un esecutore esterno (un notaio o un ufficiale): tutte le operazioni vengono gestite dalla blockchain in maniera automatica. Essa si occupa di registrare il contratto con le eventuali somme di denaro congelate e arriva una clausola non appena viene accertata la sua concretizzazione.
Velocità, Efficienza e Accuratezza
Appena la prima condizione è soddisfatta, il contratto è eseguito immediatamente in modo digitale. Il tempo e gli errori normalmente trovati nella compilazione e redazione di un documento, in questo caso, sono ridotti tremendamente. (forse meglio drasticamente)
Da questo punto di vista gli smart contract possiedono un’accuratezza sensibilmente maggiore.
Risparmio
Ovviamente, l’impiego di un intermediario comporta un onere a carico di una o entrambe le persone che stipulano un accordo.
Questo costo aggiuntivo non viene sostenuto nel caso dell’utilizzo di uno Smart Contract su una delle esistenti piattaforme. La maggior parte di utenti si serve della piattaforma Ethereum.
Fiducia, Sicurezza e Immutabilità
Dal momento che non vi sono terze parti coinvolte e i dati vengono protetti tramite crittografia e condivisi con i partecipanti, non vi è pericolo di modifica delle informazioni per guadagno personale.
Inoltre, i dati sono più difficili da hackerare e tracciare grazie a questa tecnologia. Questo poiché, essendo ogni nodo di dati collegato al precedente e al successivo nodo su un Distributed Ledger, un hacker dovrebbe alterare l’intera catena per modificare un singolo nodo.
Vi sono scuole di pensiero che sostengono che siano più sicuri dei contratti tradizionali.
Punti di criticità
Irreversibilità del contratto
A differenza dei contratti normali, nei quali è sufficiente la volontà di entrambe le parti, negli Smart Contracts occorre un preciso procedimento informatico denominato kill o funzione di autodistruzione.
Meno intermediari legali, più informatici
Come abbiamo visto, i contratti smart riducono o eliminano la necessità di intermediari legali, essendo automatizzati e standardizzati. Tuttavia, il complesso linguaggio in cui sono scritti richiede comunque la presenza di tecnici informatici al fine di capire l’esecuzione delle clausole.
Questo compromette parzialmente sia il vantaggio della fiducia che quello sui costi.
Incerta giurisdizione legale
Essendo la blockchain globale e digitale e non venendo firmata davanti a delle autorità legalmente rilevanti, sorge il problema dell’identificazione del sistema giuridico e del giudice a cui sottoporsi in caso di contenzioso legale.
Scarso adattamento a situazioni complesse
Basandosi su funzioni informatiche che richiedono la necessità di semplificare il ragionamento giuridico a monte, gli Smart Contracts sono spesso inadatti a gestire situazioni in cui è necessaria una certa dose di discrezionalità o di interpretazione degli eventi. Sono più indicati per gestire situazioni altamente standardizzate.
Esempi di utilizzo nell'era globale
Polizze assicurative: abbiamo esempi come Etherisc o Axa, che gestiscono le assicurazioni e i rimborsi automatici sui viaggi aerei. Settore poco discrezionale, con eventualità ben definite. La sicurezza delle transazioni aumenta al grado di diffusione della piattaforma.
Finanza Straordinaria: lo studio Norton Rose Fulbright utilizza gli Smart Contracts per la liquidazione degli indennizzi nelle operazioni M&A.
Derivati Finanziari: settore nascente, diversi studi legali, fra cui Linklaters, stanno lavorando a una normalizzazione degli Smart Contracts in questo settore e affini. L’ambizione è di renderli giuridicamente validi e non più dei meri softwares di esecuzione.